Un tempo dominio dei ballerini, il Pilates è oggi apprezzato anche dagli sportivi di tutte le discipline. Il metodo Pilates predilige il rafforzamento dei muscoli del “core”, ovvero di quelli stabilizzatori del bacino. Se la parte centrale del corpo è stabile, i movimenti degli arti sono più efficienti e si è meno soggetti a infortuni.

Chi pratica uno sport regolarmente, specialmente se un  sport asimmetrico,  tende a manifestare squilibri legati al gesto atletico che compie con più frequenza poiché la ripetizione dello stesso movimento può causare scompensi muscolari e infortuni. La maggior parte degli atleti allena per lo più i grandi gruppi muscolari, con il Pilates si attiva la muscolatura più profonda, ovvero i piccoli gruppi muscolari stabilizzatori, riuscendo a coinvolgerli anche grazie all’uso consapevole della respirazione. 

Forza e flessibilità

Il Pilates permette di sviluppare la forza muscolare, di migliorare la flessibilità, l’equilibrio e la stabilità,  di conseguenza la postura ne trae giovamento. Tutti questi elementi permettono di portare le prestazioni sportive ad un livello più elevato e, creando una muscolatura uniforme, di  ridurre il rischio di infortuni.  Solitamente quando un atleta scopre i vantaggi del Pilates non lo abbandona più.

Non è un caso che grandi atleti come i giocatori NBA LeBron James e Kevin Durant (dopo la lesione del tendine d’Achille nel 2019 ha incluso il Pilates nella sua routine) e i tennisti Andy Murray e Maria Sharapova e anche molti calciatori, tra cui Cristiano Ronaldo, abbiano scelto il Pilates come irrinunciabile supporto alla loro preparazione.